Le aziende più attive sul web  esportano di più

Post date: Oct 4, 2013 10:12:35 AM

E-commerce: i risultati dell’analisi realizzata da Google e Doxa Digital

ROMA

C’è una correlazione diretta e vincente tra l’uso di internet e l’export: le aziende italiane più attive sul web, infatti, esportano di più grazie all’e-commerce. È quanto emerge da un’analisi realizzata da Google in collaborazione con Doxa Digital, i cui dati parlano chiaro: il 39% del fatturato export delle piccole medie imprese digitalmente avanzate deriva proprio dalla commercializzazione online dei loro prodotti.  

 

Seppur l’Italia faccia registrare dati sensibilmente inferiori a quelli che caratterizzano lo scenario internazionale ed europeo dell’e-commerce, il suo impegno nella digitalizzazione è in decisa crescita: solo nel 2012, i web shopper italiani sono cresciuti del 30%, sfiorando la quota di 12 milioni di unità, circa il 40% degli utenti Internet del nostro Paese.  

 

Nel mondo delle imprese il ritardo è ancora palpabile: solo 3 Pmi italiane su 10 si avvalgono del commercio elettronico come canale addizionale di vendita o di acquisto, ma chi lo fa riesce a compensare meglio la crisi o persino a incrementare il proprio fatturato. «Il web - spiega Fabio Vaccarono, Country director di Google Italy - rappresenta una leva insostituibile per la crescita. Proprio per questo sono convinto che si debba ripartire dal Made in Italy, punto di forza del nostro sistema economico, e abbracciare il digitale per far incontrare la domanda internazionale con le eccellenze del nostro Paese”.  

 

Gli spazi del mercato globale ancora inesplorati possono, dunque, spalancarsi al made in Italy grazie all’e-commerce. Giappone, Russia e India stanno via via diventando terreni fertili per l’export nostrano, e l’analisi Doxa mostra che l’interesse degli utenti globali per la nostra produzione continua a crescere: le ricerche correlate su Google sono cresciute dell’8% nel primo semestre del 2013, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. È la moda la categoria più cercata, seguita dal settore automotive; ma a registrare il più alto tasso di crescita è il turismo, mentre restano stabili i dati dell’alimentare. 

 

Una spinta causata anche dall’utilizzo dei dispositivi mobili: più del 40% delle ricerche analizzate è stato effettuato da smartphone e tablet. «Se fino a oggi - conclude Vaccarono - comprare italiano era un’opportunità per pochi, oggi Internet permette di raggiungere direttamente tutti i potenziali consumatori. Questa, a mio avviso, è la via che l’Italia deve percorrere e internet è lo strumento naturale per far conoscere il meglio delle oltre 4 milioni di aziende italiane al mercato globale’’.  

(Adnkronos)